08 Gen Capitolo 2
L’unica stanza libera è una singola. Tiro un respiro di sollievo, non voglio parlare con le altre ragazze. Mi sento grassa solo ad incrociare il loro sguardo. Quando le OSS se ne vanno rimango sola in questa piccola stanza. C’è un armadio, un letto singolo, un bel bagno e una doccia. Ci sono anche due finestre, le apro ma hanno le sbarre… mi ero dimenticata per un attimo di essere in un ricovero psichiatrico. Mi siedo sul letto e abbraccio l’unica cosa che mi ricorda casa, un pupazzo a forma di foca che mi ha regalato Alessandro prima di partire. Piango, mi tiro i capelli, mentre le lacrime scorrono sul mio viso, ormai inesistente.
Sono le 12:30, dopo la visita e il peso, mi aspetta la cosa che temo di più. Il pranzo.
Sono esattamente due anni che avevo smesso di pranzare, mi imponevo di rientrare in così poche calorie giornaliere che era impossibile fare tutti i pasti. Per pranzo di solito masticavo due pacchetti di gomme, mi aiutavano a placare la fame e mi facevano andare in bagno. Ovviamente contavo anche quelle di calorie, scrivevo tutto sulle note del telefono, era il mio segreto. Sapevo che non avrei potuto mangiarne di più di 20, altrimenti avrei dovuto camminare per un ora con Flash per smaltirle, calmarmi, ed avere di nuovo tutto sotto controllo.
Siamo in 20 ragazze, c’è chi è ricoverata da mesi, altre da meno… mi dicono subito che non si possono fare le scale, siamo obbligate a prendere l’ascensore. Speravo di no, come tutte noi… chi non avrebbe voluto fare su e giù per le scale tutta la notte per smaltire i pasti che dovevamo consumare in struttura. Scendo e mi ritrovo in questo corridoio che precede la porta d’ingresso alla sala pasto. Aspettiamo che i dietisti e le OSS ci dicano che possiamo entrare, e nell’attesa mi guardo attorno. Siamo tutte in fila, perfettamente allineate, con lo sguardo rivolto a terra, con l’angoscia negli occhi. Nessuna fiata, so già che stanno pensando a quale escamotage usare per non finire tutto quello che avranno nel piatto. Non c’è bisogno di parlare per sentirle. Io le capisco. C’è un silenzio che ammazza. Come diceva un film, “caos dell’inquietudine”. Ecco. Esattamente quello. C’era così tanto silenzio che il rumore era devastante.
Entro e vedo tre tavoli apparecchiati, ogni ragazza ha un segnaposto personalizzato, che i dietisti cambiano ogni pasto, per farci mangiare sempre in posti diversi con accanto ragazze diverse. E’ il mio primo giorno e non ho ancora alcun segnaposto, vedo un post it con scritto VALENTINA 15, il mio numero di stanza. Mi siedo e alzo la cloche, o almeno, la alziamo tutte e 20 insieme… guai a chi inizia per prima. Inizio ad agitarmi nel vedere questo petto di pollo li fermo davanti a me. Mi guardo attorno e vedo che anche le altre ragazze si guardano attorno tanto quanto me. Il piatto mi sembra giallo di olio, il pollo lo vedo letteralmente galleggiare e sento il panico scorrermi per tutta la schiena. Capisco subito che tutte guardano prima il piatto delle altre, per poi giudicare il proprio. Lo faccio anche io. Come uno sparo, scattano i paragoni. “Io ho più cibo di lei, ma se lo finisco prima io lei penserà che sono grassa. Ma perché la mia fetta di pollo è più grande della sua? Perché io ho il panino e lei ha i crackers? Non è giusto”. Mi prende l’ansia e inizio subito a rifiutare il pasto, quasi mi innervosisco con il dietista, sebbene avessi sempre quel terrore di apparire maleducata e, di conseguenza, di essere sgridata. Mi lamento dalla paura, mi sudano le mani e ho il cuore a mille, voglio scappare via, la mia agitazione è palpabile e forse a voce troppo alta, dico che non avrei assolutamente mangiato nulla. Vedo le altre ragazze bloccarsi e capisco che le sto mettendo in difficoltà. Le vedo tagliare il cibo in miliardi di pezzettini della stessa dimensione, così piccoli che sembrano briciole. Non mangio nulla, è il mio primo giorno, quindi vengo capita e nessuno insiste più di tanto. Salgo in stanza e inizio a fare più di mille addominali, squat, piegamenti corsetta, tutto per smaltire quella forchettata di pollo che avevo mangiato. Non ho paura di essere scoperta, il bisogno di essere magra è più importante della mia stessa vita. Dopo un’ ora di attività mi tremano le gambe, il mio corpo non ce la fa più, ma io continuo ad allenarmi piangendo, vorrei dormire ma non posso. Una voce in testa mi tuona addosso di muovere quel culo, mi massacra, mi fa vedere grassa allo specchio, mi dice che vuole arrivare a pesare 35 kg. Come una schiava, continuo ad esercitarmi. Voglio sentirmi di nuovo leggera come prima. Dentro ho la tempesta, mi piove addosso e io non posso ripararmi. Lei vuole questo, e questo sarà. Nessuna scusa Valentina, devo essere la più magra del mondo.
Questo articolo è stato guidato da :
MM
Posted at 16:58h, 08 GennaioSei forte Valentina.❤️
Michela
Posted at 17:33h, 08 GennaioSto leggendo tutto con le lacrime agli occhi ti ringrazio ❤️❤️di aver condiviso con noi tutto questo hai una gran forza sei una grande donna
Leta
Posted at 18:25h, 08 GennaioI brividi.
Alice
Posted at 18:26h, 08 GennaioCapisco e mi rivedo in ogni singola parola che ho letto. Ho letto tutto con le lacrime agli occhi, sembrava il racconto del mio primo giorno in clinica. Grazie Valentina, condividere queste cose è importantissimo, innanzitutto per te, per buttare fuori tutto, poi per tutte noi che abbiamo combattuto e combattiamo contro questo mostro, e soprattutto per chi non ne Sa nulla, perché è giusto che sappia cosa si prova, è giusto che tutti sappiano cosa sia un disturbo alimentare, come la mente sia manipolata!!! Grazie, grazie davvero!
Colette
Posted at 19:08h, 08 GennaioCiao vale, scrivi davvero bene dovresti continuare e perché no! scrivere anche un bel libro. Io lo leggerei!! Il tuo modo di comunicare é penetrante e come se stessi vivendo io stessa in prima persona quei momenti. È la seconda volta che leggo quello che scrivi, la prima ho provato una strana sensazione, mi hai fatto commuovere. Sta sera ho letto quest’ultimo testo e mi hai fatto venire voglia di scrivere, di buttare fuori tutto quello che ho dentro, tutte le angosce, le paure. Di urlare, per liberarmi di tutto. Anch’io ero convinta di avere tutto sotto controllo, ma non é così. Oggi ne ho avuto la conferma, la situazione mi é sfuggita di mano e ora ho solo tanta voglia di stare bene, di riprendermi. Mi fa male vedere la tristezza negli occhi delle persone che mi amano, non voglio provocare dolore, non voglio. Prometto di fare di tutto per andare avanti, per stare bene e sorridere perché la vita é immensamente bella e non possiamo sprecarla. Grazie Valentina per tutto, sei un esempio e soprattutto la dimostrazione che una volta che si cade si ci può rialzare più forti di prima.
Maria pia
Posted at 19:10h, 08 GennaioSei una forza per tutte noi ♥️
Federica
Posted at 19:17h, 08 GennaioVale ♥️ quanto ti capisco….io ho iniziato a soffrire di anoressia/bulimia in primo superiore….adesso ho 31 anni, sono un medico, alta 1:64 per 49/50 kg. E mi sembrano ancora così tanti dopo aver pesato 40 kg….sono stata ricoverata anch’io qui a Perugia, seguita da psichiatri e psicologi…ma ancora non sono riuscita a liberarmi conpletamente da questa “ossessione” del cibo…e l’ambiente che ci circonda non ci aiuta…ogni volta che mi succede “qualcosa” mangio, poi mi sento in colpa, e voglio passare come minimo una settimana senza toccare nulla…ma poi subentra ora la razionalità e mi dico che sto sbagliando. Ancora piango e non mi accetto per come sono…più mi dicono che non mi manca nulla, che sono bella realizzata, più mi sento vuota. Tu sei un esempio per tutti…♥️
Giorgia
Posted at 19:18h, 08 GennaioSpero che con questo tuo blog riuscirai ad aiutare tante ragazze che stanno affrontando questo. Un abbraccio Vale.
Grazia
Posted at 19:25h, 08 GennaioÈ davvero bello che tu stia facendo questo, sei forte , lo sei diventata si vede da questo passo. Metto a nudo la parte oscura , e magari qualcuno leggendo si renderà conto di molte cose.
Un abbraccio piccola guerriera
Chiara
Posted at 19:42h, 08 GennaioBrava Vale! fare quetblog è essenziale x chi ne soffre ne ha sofferto ..xk t apre gli occhi..io ,ormai sei anni fa, ricordo benissimo che mangiavo la.crosta del.pane in mini , minuscole briciole xk credevo fossero meno caloriche…della cotoletta rimuovevo ogni singola panatura..(carboidrati erano un nemico!)…chi c’è passata da inconsciamente le stesse cose.. purtroppo questa malattia ti porta ad avere una mente quasi “malefica”…con te stessa e con gli altri…io ero bravissima a mentire a me stessa e agli altri…ti capisco e ti sono vicina! Continua così!! Adesso che sn mamma vedo mia figlia e spero nn le capiti mai una cosa così…come l’ho attraversata io…le farò vedere così come.fai tu…il lato più crudo, nascosto ma forse più efficace di questo maledetto male! Un abbraccio kiara
Anita
Posted at 19:46h, 08 GennaioGrazie,
Non tutte avrebbero il coraggio di raccontarsi ..ma tu l’hai fatto, Sei fortissima ❤.
Alessia
Posted at 20:04h, 08 GennaioFai venire i brividi, ho letto in due capitoli in un attimo!! Sei una forza della natura!! 🥰💪
Filomena
Posted at 20:23h, 08 GennaioLeggo i tuoi post, i tuoi capitoli e che dire rimango senza parole, ti auguro il meglio. Sei forte continua così ❤️
Ginagio
Posted at 20:44h, 08 GennaioValentina ogni articolo mi coinvolge sempre di più, stai facendo una cosa bellissima ad aprirti così tanto e penso servirà molto a tante ragazze che non riescono ad accettarsi. Ci farei un film su questa storia perché è così toccante che aprirà gli occhi a tutti e farà riflettere, perché la vita è un dono e tutti dobbiamo lottare per custodirlo. Tu ci stai riuscendo e quale finale migliore di questo! ❤️
P.s. La canzone di Liga top!
Micky
Posted at 21:19h, 08 GennaioFeroce, intenso e commovente… Proprio come noi❤️
Sara
Posted at 21:32h, 08 GennaioCarissima Valentina ogni tua parola è una ferita nel mio cuore. Ti capisco ci sono passata e ti considero un modello da seguire. Sei GRANDE
Cecilia
Posted at 21:42h, 08 GennaioIo mi rivedo in tutto questo. Il mio primo giorno decastante, gli addominali e li squot fatti in ogni singolo momento libero. In bagno, in cucina, in camera, di notte…mi ricordo lo sguardo nej piatti delle altre per vedere chi aveva mangiato di più. Mi sentivo grassa. Mi vedevo grassa. Non capivo perché io dovevo mangiare così tanto e prendere gli integratori ogni giorno più volte al giorno. Non capivo proprio il senso della vita.
Ti ringrazio per aver condiviso tutto questo…ti seguo in silenzio e non ti dirò ‘ti capisco’, perché ho sempre odiato le persone che me lo dicevano. Cosa ne sanno loro di me e della mia testa?
Ti dirò solo grazie e un enorme forza, non smettere di lottare mai!
Meriti la vita❤
Claudia
Posted at 21:48h, 08 GennaioSei una grande donna! Complimenti per il tuo coraggio e la tua forza nel raccontare la tua battaglia!
Federica
Posted at 21:56h, 08 GennaioVale complimenti per la tua forza!❤️
Elisabetta
Posted at 22:24h, 08 GennaioParlane, parlane tanto.
Nella speranza che si aprano molti occhi ciechi.
Sei una guerriera ❤️
Giulia
Posted at 22:38h, 08 GennaioGrazie Valentina davvero, in pochi sanno quanto è difficile vedersi bene nel proprio corpo.
Ti sono vicina ❤️💪🏽 Sei fortissima!
Cinzia Fornasari
Posted at 23:24h, 08 GennaioAgli inizi non lo avevo capito anzi , ti avevo perfino chiesto come facevi ad avere una linea praticamente perfetta. Cappuccino di soia e Cornetto al cioccolato e si una linea veramente invidiabile. Facevamo sempre quattro chiacchiere mentre facevi colazione e parlavamo di un sacco di cose …. l’oroscopo del mattino, i nostri cagnolini, le tue serate e della vita in generale. Poi un giorno Ti ho guardata e forse per la prima volta mi sono resa conto che eri dimagrita che sembravi quasi eccessivamente adrenalinica ma non ho avuto il coraggio di chiederti nulla. Poi giornali hanno parlato di te E allora soltanto Allora mi sono resa conto che quello che era considerato da me semplicemente un rumors in realtà aveva un fondamento di verità. Avrei voluto scriverti per incoraggiarti ma una sorta di pudore mi ha impedito di farlo. Oggi seguo il tuo blog e faccio il tifo per te come sempre. Io lo so che sei forte e che hai una vita bellissima davanti da vivere tutta intensamente. Perciò Ricordati che la tua ex barista del Sagittario fa il tifo per te.
Ale
Posted at 01:14h, 09 GennaioIo sono praticamente l’opposto…credo di essere obesa eccessivamente ma nessuno mi capisce, nessuno cerca di aiutarmi… Tu sei forte e lo sei stata con la malattia.. Brava.
Martina
Posted at 02:26h, 09 GennaioVedere che ti sei ripresa e che ora ne riesci a parlare mi riempie il cuore. Non posso sapere cos’hai passato; l’unica cosa che spero è che grazie alla scrittura tu possa sentirti finalmente libera come non ti sentivi da tempo. . SEI VIVA, SEI QUI e noi ti ascoltiamo…♥️
Rin
Posted at 07:08h, 09 GennaioSei fantastica e dwco dire che eei bella prima (uomini e donne) e sei bella anche oggi…qiando ti vedevo a uomini e donne dicevo sempre tra me e me magari fossi bella e magra come lei…tuttee peraone al mondo hanno problemi diversi…ma nella bita l’importante é la salute
Laila
Posted at 07:31h, 09 GennaioSei grande Vale! La persona più forte e coraggiosa che io abbia mai visto! Continua a scrivere perché le parole sono la miglior medicina.❤️❤️
Alice
Posted at 08:02h, 09 GennaioGrazie per la condivisione,
Grazie davvero.
Chiara
Posted at 10:04h, 09 GennaioSei sempre stata forte e determinata e anche questa volta hai vinto tu! Condividere la tua storia con tutti noi sono sicura che aiuterà tantissime ragazze e ragazzi che magari si trovano in un periodo di difficoltà.
❤️
Giusy Signorile
Posted at 10:19h, 09 GennaioE molto bello vedere come parli di questa cosa, nuda. I particolari e i dettagli intimi che hai deciso di svelare secondo me sono fondamentali per capire. Non capire la tua malattia perche chi non ce l ha non puo capire, ma capire e condividere i sentimenti che si nascondono dietro la malattia .. la vergogna senso di inferiorita senso di colpa. Ecco in questo accomuni un po tutti. E sono sicura che sei d aiuto a tanti . Grazie valentina
Martina
Posted at 11:37h, 09 GennaioEi Val
Spero tanto che ti arrivi questo messaggio. Volevo partire dal presupposto che io ti capisco. Capisco cosa hai provato, cosa hai pensato, le paure, le incertezze. Penso sempre che chi non ci passa non può capire. Io sono stata ricoverata tre mesi e mezzo in ospedale e lì ho capito tante cose. È un’esperienza che ti cambia. Diventano importanti anche le piccole cose. Non vedevo l’ora che arrivassero sabato e domenica per tornare a casa, la mia casa. Ogni uscita era un attimo di libertà che aspettavo con impazienza. Lì ti senti come in gabbia. Vuoi solo scappare e volare via più lontato possibile. Però non puoi e hai due possibilità o reagire o lasciarti andare. Ho scoperto l’amicizia quella vera di tutti i miei amici che mi sono venuti a trovare, che non mi hanno mai lasciata sola, abbandonata,poi la cosa più bella la mia famiglia. È anche vero che lá ho conosciuto persone fantastiche. Era un via vai di ragazzi. E tutti mi hanno lasciato qualcosa dentro. Addirittura quando sono stata dimessa a mia insaputa mi hanno fatto uno striscione. Insomma lì poi diventa come una seconda famiglia. All’inizio sinceramente odiavo tutti, nessuno escluso. Poi piano piano inizi a capire e a farti forza da sola, perché solo tu ti puoi aiutare e salvare. Dipende solo da te. È una battaglia interiore, ma che si può vincere. È difficile e io l’ho provato sulla mia pelle ma si può fare. Avendo 15 anni forse quest’esperienza mi ha fatta crescere anche troppo in fretta, ma in fondo è come se noi che abbiamo passato questa batosta sappiamo qualcosa in più. Vale io non ti conosco ma mi farebbe molto piacere parlarti magari di persona. Ti voglio solo dire che siamo più forti noi. Io ho scoperto di avere una forza da leone. Ho scoperto di saper prendere le decisioni da sola. Ho scoperto di saper scegliere. Sono stata capace di credere in me. Val pensa sempre “io barcollo, ma non mollo!”
Nina ⭐
Elena
Posted at 12:30h, 09 GennaioCiao , volevo ringraziarti per aver trovato il coraggio di aprirti e condividere così tanto con gli altri . Leggere le tue parole è per me duro e doloroso ma di grande ispira poiché sono tuttora in una situazione piuttosto simile a quella in cui ti trovavi tu in quel ormai lontano gennaio , mentre aspetto, rifiutata da metà degli ospedali ,, che qualcuno mi dia l’aiuto che chiunque con la nostra malattia dovrebbe ricevere .
Quindi grazie per aver condiviso , pensieri , storie e ricordi che immagino siano per te incredibilmente importanti e personali . Il tuo coraggio è immenso .
Valeria
Posted at 12:42h, 09 GennaioI brividi a leggere ciò , assurdo come la mente umana possa plagiarci , siii forte Valentina
Verdiana
Posted at 13:31h, 09 GennaioL’ho letto tutto d’un fiato, con le lacrime agli occhi. Il tuo modo di raccontarti, il modo in cui ti soffermi sui dettagli.. Ti Trasportano e rendono viva la tua esperienza. Grazie per Condividere tutto ciò. Spero sia di aiuto per molte ragazze che purtroppo vivono questa situazione. A te, auguro tutto il meglio cara Valentina
Alessia
Posted at 13:37h, 09 GennaioCiao vale quando ho iniziato a leggere il tuo primo capitolo lo ammetto è stato solo per curiosità a ma niente di ché adesso invece non vedo sempre di più l’ora di leggere i tuoi capitoli per esserti vicina e privare tutte queste emozioni che che mi arrivano leggendo e vedere come sei stata brava a rialzarti e ad essere la donna che sei fantastica valeeeeee un bacione anche se no ci conosciamo ti voglio bene e ti sono vicino😍😘
chiara
Posted at 13:58h, 09 GennaioCiao Vale,ho i brividi leggendo mi sono riAffiorati in mente anche tutti i ricordi della mia anoressia…Ho combattuto come te per quattro anni con i dca e fortunatamente sono riuscita a uscirne…le tue parole mi mettono i brividi ciò che dici ciò che hai dentro è tutto ciò che avrei sempre voluto buttare fuori ma non ce L ho fatta…Sei una forza della natura ti voglio bene anche se non ci conosciamo ma mi sento davvero vicina a te …un bacio e tanti auguri
Elena
Posted at 15:47h, 09 GennaioCiao Vale, wow…ho i brividi.. sei una ragazza coraggiosa a raccontare tutto questo! Ti stimo per quello che hai superato, per quella che sei e perché lo racconti! Una come te la definirei un Grande Esempio, per tutte quelle ragazze che entrano in cose come questa e non trovano la forza di uscirne, ecco tu invece se un esempio! Tanta forza di volontà, affetto dalle persone giuste e coraggio! Ti ho sempre ammirata comunque! Brava Vale! Rimango in attesa di leggere i prossimi capitoli!! Grande!!
Martina
Posted at 16:26h, 09 GennaioSei coraggiosa Valentina, davvero, lo dico con il cuore.
Ti auguro il meglio dalla vita ❤️
Un forte abbraccio
Chiara
Posted at 23:36h, 09 GennaioVale, io ci sto passando ora, ho paura..
Arnaldo
Posted at 12:18h, 10 GennaioQuante stupidaggini…
Cristiana
Posted at 19:03h, 15 GennaioMa ti rendi conto di cosa dici? Sei una persona orribile, nient’altro da dire
Greta
Posted at 11:32h, 16 GennaioPersone come te dovrebbe sparire dalla terra. Quello di Valentina, e di tante altre ragazze, è una malattia…seria… e tu non sei nessuno per denigrarla o chiamarla stupidaggine
Isabella
Posted at 21:02h, 10 GennaioContinuo a leggerti e rabbrividisco..sinceramente per me sei sempre stata una meraviglia parlo del viso dei lineamenti che nonostante la magrezza non sono cambiati..ma onestamente il corpo era da rabbrividire la tua esperienza come tante è da brividi..ma sei arrivata fino qui ..vincerai♡
Giulia
Posted at 16:52h, 11 GennaioCiao Vale, sono una dietista. Mi è capitato per caso di leggere il tuo blog. È difficile, e tu lo sai meglio di me, ma non mollare mai. Spero che quello che tu racconti possa servire a chi ti segue e che si trova in una situazione simile alla tua, per trovare la forza per affrontare la malattia e per rivolgersi a professionisti esperti. Un abbraccio forte.
Evelyn
Posted at 13:23h, 12 GennaioMi rivedo in tutto ciò. Vai vale sei una guerriera.
Ale
Posted at 11:04h, 14 Gennaio“Il bisogno di essere magra è più importante della mia stessa vita”..
Questa frase mi ha colpita in particolare.. è ciò che ci viene continuamente comunicato indirettamente, “bombardandoci”.. dai social, dalla tv, dai magazine, dalla moda.. ovunque.. ogni istante..
Trascurando il fatto che.. amarsi per ciò che si è, nella propria peculiarità, é la cosa più preziosa che esista.. non c’è nulla che valga più della nostra vita..
Smettiamo, in questa società, di emanare giudizi frivoli e iniziamo a comunicare con: “io ti amo per ciò che sei”; “io ti capisco e ti rispetto”; “rispetto ciò che provi e quando vorrai, con i tuoi tempi, io sarò qui per te ad ascoltarti”.. ad accogliere, anche solo con un abbraccio o con semplice il silenzio (che spesso vale più di mille parole), ma restando accanto..
Iniziamo a dirci “brava” quando facciamoble cose; a riconoscerci di quanto valiamo come persone e non per le “prestazioni” che siamo in grado di raggiungere..
Amiamoci nella nostra serenità; evolviamoci ogni giorno interiormente.. per noi stesse.. verso di noi.. amandoci infinitamente ❣️
Nessuno vale più di noi stesse
Tata
Posted at 17:33h, 16 GennaioCi sono passata…sei forte Vale
Monia
Posted at 15:52h, 18 GennaioCiao Valentina io sono 13 anni che soffro di bulimia alternata ad anoressia non sono mai riuscita a curarmi sul serio!!! Adesso ho due bambini e sto cercando una brava psicologa che per lo meno mi possa dare dei consigli giusti visto che con due bimbi non potrei andare dentro a una struttura!!! Comunque ti auguro di superare questo momento con tutto il cuore!!! In bocca a lupo
Giulia
Posted at 17:26h, 23 FebbraioSei una ragazza forte e coraggiosa a condividere con tutti noi questo tuo passato. mi sei sempre piaciuta! Continua così ♥️
francesca
Posted at 22:05h, 08 MarzoSei una ragazza forte e coraggiosa!! Una guerriera! Forza❤️
Angela
Posted at 23:56h, 12 MarzoCiao vale ho problemi anchio con il mio corpo mi vedo sempre grassa ..sempre… leggevo il 2 capitolo del tuo blog e mi sembrava di ricordare un film che ho adorato vorrei lo vedessi anche tu si chiama “fino all’osso”(netflix) riapecchia molto la tua storia .. spero leggerai il mio commento e spero che mi farai sapere se ti e piaciuto il film
Ti abbraccio
Angy♡
Marina Marolo
Posted at 15:53h, 29 MarzoIo non posso capire perché sono sempre stata magra… Anche troppo mentre avrei voluto tanto prendere peso… Ma ho i brividi nel leggere il tuo dolore,quello che va oltre il peso estetico, il dolore dell’anima. Non comprendo la questione estetica perché ti trovo splendida ma il dolore è la sofferenza dell’anima quella si la comprendo…. In un modo o in un altro tutte le persone con una simile sofferenza si fanno del male… In un modo o in un altro. Anche io mi sono fatta del male diversamente e quindi comprendo. Ti dico solo di non mollare. Sei bella e sei profonda e ora sai cosa vuol dire toccare il fondo. Ora devi solo risalire. Respira profondo e vivi. Vai Valentina ce la fai. Un abbraccio