11 Feb Il risultato
Quest’anno sono tornata a lavoro, con mille dubbi. Sono stata ferma un’anno e continuavo a chiedermi se i locali si ricordassero di me. Se le discoteche avevano ancora interesse ad avermi come dj. La verità è che niente è per sempre e nulla è scontato, soprattutto per chi fa questo tipo di vita. Un giorno ci sei e il giorno dopo non lo sai. Vivi nell’incertezza continua. Siamo sempre invidiati da tutti ma nessuno capisce che cosa significano realmente le aspettative, la reputazione, la vita sociale inesistente, gli stress, i successi e i fallimenti. Le idee che a volte scarseggiano, la voglia di fare ma non sapere dove andare. Dicono che sia il prezzo giusto per avere qualcosa di diverso, per avere qualcosa di migliore. Vuoi il meglio? Devi pagare e firmare un patto con il diavolo. Qualcosa che ti cambia per sempre, che cambia sempre, qualcosa di mutevole e camaleontico. Non esistono punti fissi. Ti svegli e non sai se esisti ancora. Ti prendi quello che c’è e te lo porti a casa. Mi sono trovata come quando avevo iniziato, dovevo farmi vedere in forma e dovevo mettere la testa a posto. Essere donne in questo lavoro non è mai stato facile. Ci sono tanti pregiudizi e tanta ignoranza, tanti, troppi stereotipi. Sei bella, quindi non puoi suonare. Sei un vecchio personaggio televisivo, quindi non sei capace. Stai male, quindi sei brutta da vedere. Ho aspettato a fare produzioni, volevo farmi la mia gavetta e farmi conoscere per la vera dj che sono. Non sono Nina, neanche pretendo di esserlo. Sono semplicemente io. E sono felice di esserci arrivata da sola. Non lavoro grazie al mio passato, so montare, accendere, usare una console, so mixare i brani senza fare finta. Io mi diverto da morire. La malattia ha messo la mia vita, la mi carriera in pausa, facendomi rimandare tutto. Quando sono tornata a casa non sapevo più chi ero, che cosa facevo, dove stavo andando. Mi sono dovuta chiedere se suonare era quello che volevo fare, mi sono dovuta fare tante domande. Ho dovuto mettere i sogni di nuovo nel cassetto e imparare ad essere paziente. A riprendermi, e non solo fisicamente. Non so come né perché, ma l’estate 2019 è stata forse la più bella della mia vita. Ho suonato in locali pazzeschi e in posti lontano, che non conoscevo. Ho lasciato casa per ritornarci un mese e mezzo dopo, con tante conquiste e tanta voglia di fare sempre più. Ho potuto sbizzarrirmi e toccare diversi generi musicali, sperimentarmi di nuovo come dj, suonare al tramonto della spiaggia con i miei dischi preferiti. Mi sono riscoperta non solo una donna nuova, ma anche una dj nuova. Sono riuscita finalmente a sbarazzarmi dell’ansia da prestazione, quella che mi ha accompagnato per anni ad ogni evento, in ogni data importante. Volevo divertirmi e far divertire gli altri, sotto al sole, sotto alle stelle. Senza giudizi. E quando la festa finisce, ritrovarmi a fumare sotto le stelle, di uno dei tanti posti dove dovevo essere, stanca, felice, a farmi la fatidica domanda “Allora è questo che mi sono persa ?”. La musica mi ha aiutato ancora una volta, mi ha aiutato a far sbocciare quel seme di autostima che stava pian piano crescendo nel mio cuore. Nel mio petto, Se non fosse stato per la mia consolle non avrei recuperato la mia vita così velocemente. Ho paura ancora, ma forse ho di nuovo voglia di riaprire quel cassetto. Quello dei sogni, quello che ho lasciato in sospeso. E’ proprio per questo lavoro che cambio città. Non so esattamente cosa cerco, ma so che è la scelta giusta. Dopo tutto questo tempo, queste cose che sono successe, ho di nuovo voglia di svegliarmi, di dedicarmi a fare qualcosa di mio. Qualcosa di nuovo. Qualcosa che posso toccare solo io, qualcosa che possa raccontarmi. Ho voglia di togliermi qualche sassolino, alla fine puoi essere brava quanto vuoi, ma sono le idee che contano. Il concreto. E allora proviamo a prenderlo.
Per questo testo ho ascoltato: Jon Hopkins – Open Eye Signal
Niccolò Piccardi
Posted at 21:42h, 27 GiugnoCiao Valentina, non so neanche per quale motivo le mie dita stiano scorrendo su questa tastiera per tentare di comunicarti qualcosa, c’è una sorta di energia mista ad ammirazione e stima nei tuoi confronti e nel tuo modo di comunicare in questo strano e tenebroso/luminoso pianeta.
Io sono Niccolò ho 31 anni (non me li sento per niente) e abito nelle verdi campagne fiorentine, posto che amo ma che anche spesso odio….sono nato il 4 Dicembre ed in comune con te ho il Sagittario, che nel mio caso è presente anche nell’ascendente. Le volte che mi capita di vederti nei “socia”l vedo un’attitudine nel comunicare, nel cercare, nel sentire che ho anche io, una passione sfrenata verso la musica (minchia quanto ne sai) e il suono di un certo tipo che adoro anche io.. P.s sono cresciuto a pane e Blink 182 (ho comprato la batteria per Travis Barker) e non nego che spesso mi salvo su YouTube i brani che condividi su Instagram perché centri sempre in pieno i miei gusti e l’attitudine mentale persa e/o ritrovata del momento che sto vivendo. Sei oggettivamente molto bella, il tutto condito da un’attitudine potente e davvero carica di stile e labirinti. Ancora non so neanche per quale motivo ti sto dicendo queste cose (non sono troppo il tipo), ma le dita non si fermano ed è come se tutto questo mi sembri totalmente giusto da esprimere verso una somiglianza e un modo diverso di esser presente in questa vita..
Ho letto una volta in una tua storia che parlavi di birrini…io lavoro in una distribuzione di birra artigianale fatta di stile street, grafiche accattivanti e festival con canzoni dei Limp Bizkit, oltre che di birre buonissime. (Lo so con i Limp ho fatto il ruffiano)
Amo anche io la scrittura (anche se non lo faccio da tempo), la musica, e il fatto magari di non averci ancora capito molto nella vita (ma forse è proprio questa la virtù dei sognatori del sagittario).
Ci tenevo a lasciarti andare queste 2 parole per dirti che sembri davvero speciale, rimani tanto impressa alla vista e alla mente (anche se il fatto di non averti mai visto di persona mi sembra strano) e si….sei davvero un bel Sagittario.
Ciao Vale
Niccolò (@nick_bull89)